Un sito non fa miracoli
Un sito non fa miracoli. Un sito non vuol dire niente se è usato senza uno scopo ben definito e in linea con il business dell’azienda o della persona che lo ha commissionato.
Questo articolo è rivolto principalmente ai siti vetrina di aziende che stanno per approdare su internet e quelle che già hanno una presenza sul web, ma questa non è pensata come uno strumento aggiuntivo ma bensì come una cornucopia e un pozzo dei desideri.
È inutile avere un sito pensando che questo risollevi le sorti di una società se non è corredato da una visione più grande, o se vogliamo d’insieme.
Internet è un canale, un canale molto potente, ma non va usato come unico mezzo di promozione aziendale.
Non sto affatto dicendo però che internet non funziona, anzi. Ci sono casi di comunicazione basata unicamente sul web che hanno avuto molto successo. Ma sono stati pianificati con molto dettaglio. Non è di questo che sto parlando adesso.
Far capire il vero valore del sito
Ecco, questa è forse la parte più difficile del nostro lavoro.
Convincere i clienti.
Come possiamo far capire che un sito è qualcosa di più ma questo di più va studiato in maniera accurata?
Innanzitutto possiamo dar loro un questionario da compilare, costa poca fatica da parte nostra, e i clienti ci possono dare così molte informazioni che magari avrebbero tenuto per se e considerato non rilevanti per la creazione del sito.
Poi una volta che abbiamo abbastanza dati è molto importante procedere con la definizione di obiettivi che siano in linea con la mission e la visione dell’azienda, che quindi non ne danneggino la reputazione (ma anzi trasmettano un’immagine positiva) su internet.
Oltre il sito web
Ok, abbiamo parlato del sito web, ma non esiste solo quello.
Se i nostri clienti vogliono un form di contatto, e poi non rispondono alle email allora a che serve?
Oppure spendiamo un sacco di mesi per creare il più bello ed usabile e-commerce del mondo, e poi al primo utente che ne parla male l’azienda gli fa causa, buttando tutto il lavoro fatto finora (e rendendo quello futuro molto più complicato).
Qui diventiamo consulenti più che meri progettisti e dobbiamo guidare l’azienda in maniera tale da non vanificare tutto il lavoro svolto sul sito web. A me non piace quando un cliente fa delle cazzate e butta via mesi del mio tempo, e neanche a voi.
Estendere l’esperienza utente a tutto il sistema sito e non solo alla mera paginetta su internet. Integrare la vita virtuale con quella reale per fornire un’esperienza d’uso comune, da non confondere l’utente. Fare in modo che l’ingranaggio sito si integri con l’ingranaggio azienda e girino tutti insieme in maniera armoniosa.
Il nostro compito non è quindi solamente creare un sito web, ma anche gestire l’azienda in rapporto a esso.
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“gestire l’azienda in rapporto a esso. ” sembra facile… sopratutto quando il cliente vuole UN sito giusto per apparire sul web.
“A me non piace quando un cliente fa delle cazzate e butta via mesi del mio tempo”
Sapessi che fatica cercare di insegnare al cliente che se ha la possibilità di aggiornare il sito NON deve usare il Comic Sans rosso 72pt quando il sito è in Arial minimale… -.-‘
“sembra facile… sopratutto quando il cliente vuole UN sito giusto per apparire sul web.”
E li tocca spiegargli perché tu gli andrai a creare non “un” sito, ma IL sito che più si avvicina alle sue necessità. Non facile, ma necessario.
“Sapessi che fatica cercare di insegnare al cliente che se ha la possibilità di aggiornare il sito NON deve usare il Comic Sans rosso 72pt quando il sito è in Arial minimale… -.-’”
Lol, si beh, credo che sia un problema senza soluzione questo 😀