Un lavoro da 100 euro vale 100 euro

Miniguida per imparare a diffidare da chi vi chiede 100€ per un sito completo e dinamico, con inclusa scrittura dei testi, foto, posizionamento sui motori di ricerca e biglietto da visita.

Tutti facciamo delle promozioni e degli sconti. È normale, è il mercato. Chiedere prezzi ridicoli invece è controproducente, sia per le persone che devono fare un sacco di lavoro poi per un misero pezzo di pane e poco più, sia per i clienti, che vedono in questo modo scendere la qualità dei loro prodotti con cui dovrebbero presentarsi ai clienti.

Controproducente per chi li fa

Questo sistema è spesso applicato spesso da tutti quegli studenti (o no) che sono sul mercato da poco tempo o che comunque fanno questo come hobby. Se da un lato questo va bene, nel senso che queste persone non possono comunque permettersi di alzare i prezzi, fanno lavoro di scrematura, evitando che aziende e privati con pochi capitali vadano da agenzie che non lavorano per quelle cifre li; dall’altro lato non va affatto bene, perchè questo genera disinformazione nella clientela, che, abituata ad un prezzo, lo richiederà sempre, indifferentemente da chi ha di fronte, agenzia, freelance, ecc…
Chiunque faccia prezzi di questo tipo probabilmente avrà molti clienti tutti insieme e, per potersi permettere di avere un guadagno decente (facciamo l’esempio dell’introduzione, per avere uno stipendio di 1000€ al mese dovrà fare 10 siti al mese, ovvero 2 siti e mezzo a settimana, quando, facendone 2, oppure 3, a 1000€ euro l’uno, si avrà un guadagno più che triplicato, con la metà degli sforzi) dovrà lavorare moltissimo, compromettendo la qualità dei lavori finali.

Controproducente per chi acquista questi servizi

Il sistema risulta controproducente, o meglio antieconomico per chi usufruisce di questi servizi. Infatti nella quasi totalità dei casi avrà un prodotto scadente e inadatto ai suoi scopi, sviluppato senza tenere conto di diversi fondamentali, come il target di utenza del prodotto, le esigenze dell’azienda o del prodotto, studi che sono in grado di sfruttare meglio il capitale investito.
Un altro fattore da tenere conto per queste persone e aziende, è il ritorno di immagine che si avrà dalla pubblicazione del sito/brochure/volantino e quant’altro. È molto probabile che il lavoro influisca negativamente sull’immagine dell’azienda, che, da l’idea di essere trascurata, e di trascurare i propri prodotti o la propria immagine, e di conseguenza di trascurare i propri prodotti e i clienti.
Ovviamente ci sono le aziende che anche volendo non possono permettersi di spendere soldi che non hanno. In tal caso sarebbe il caso che le agenzie di pubblicità invece di cercare di metter su mirabolanti quanto scenografiche campagne marketing, cercando di far qualcosa col budget minimo di questi imprenditori, ovviamente nel limite ragionevole della cosa.

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Marco

Marco è un blogger che scrive di Web Design, in particolare di User Experience e accessibilità, Graphic Design, tutorial e tutto quello che riguarda il mondo del web e della carta stampata.

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