Le 8 cose che ho imparato dal mio e-commerce

Avendo un e-commerce personale, sono molte le cose che ho imparato e sto imparando nella sua gestione. Alcune tematiche le ho già affrontate sul blog, mentre altre mi erano completamente sconosciute.

Tutto questa nuova esperienza mi torna molto comoda quando devo creare un e-commerce per un cliente, perché mi permette di guidarlo meglio, non solo per il sito internet, ma anche tutto quello che ci gira dietro e intorno, che fa parte di una più generale “esperienza” del sito.

Ho preparato questa lista che voglio condividere con voi:

  • Prima è meglio: tanto prima si riesce a mettere online il sito meglio è. Non tutti sono d’accordo su questo punto, dato che si va a sacrificare molto l’usabilità, però si guadagna molto poi in termini di esperienza diretta coi clienti (problematiche, bug, errori di navigazione, ecc..). Questo ovviamente non vuol dire che il sito va lanciato senza cognizione di causa, installare un CSM e via online, ma anche magari evitare di metterci 8 mesi.
  • Le spedizioni: se é un negozio online, si presuppone che spedisca gli oggetti in qualche modo. Un corriere é una buona scelta, ma gli accordi vanno presi subito, per non avere ritardi poi nelle prime consegne. La consegna tramite posta la sconsiglio sempre dato che fa abbastanza schifo. Non abbiamo la Royal Mail noi.
  • Legislazione: dipendentemente da dove siete bisognerà compilare dei moduli per l’apertura del sito internet, e pagare la solita gabella, tanto per cambiare. Sentite il comune, vi sapranno guidare (probabilmente male) verso ciò che vi interessa.
  • Il vostro cliente conosce qualcuno che si occupa degli imballaggi e del materiale da spedizione (scatole, scotch, materiale riempitivo…)? No? Ve lo dico io chi lo fa: Rajapack. La merce andrà pure inballata in qualche modo, probabilmente.
  • eBay: prendete in seria considerazione eBay, dato che offre molte soluzioni per i negozi e, al contrario del sito, non ha bisogno di praticamente niente per vendere da subito. Spero che il CSM che avete scelto sincronizza automaticamente i prodotti (Magento può!), anche perché farlo a mano mmh, va bene se uno ha 10 prodotti in tutto, se sono migliaia la cosa si complica.
  • Integrazione CSM – gestionale. Questa cosa è ben più che importante, è fondamentale. Sincronizzare i prodotti e le vendite manualmente non è comodo ne bello da fare, ma sopratutto porta via un sacco di tempo.
  • I vocabolari controllati1: ne ho parlato fino alla nausea, ma non basta mai abbastanza. Controllate periodicamente le chiavi di ricerca interne e miglioratele, aggiungendo suggerimenti e sinonimi.
  • Controllate le statistiche del sito e state pronti a modificarlo appena avete in mano abbastanza dati per migliorare l’esperienza di navigazione.

Alcune delle cose che vi ho indicato si possono fare subito indirizzando il cliente nei modi più opportuni, mentre altre richiedono un tempo decisamente più lungo, come ad esempio un redesign.
Questo impone un rapporto con il cliente continuativo, cosa che è realizzabile solo attraverso un contratto che duri nel tempo ben oltre la consegna del sito.
Farlo capire al cliente è importante, anche perché dubito che qualcuno sia disposto a spendere tanto e poi a buttare via i suoi soldi. Il rischio è proprio quello, che il cliente si rifiuti di avere un rapporto duraturo con voi proprio per il capitale già investito finora. La vostra bravura (o del vostro commerciale) starà proprio nel far capire che senza una manutenzione costante un sito del genere lo si può bellamente buttare.

  1. I vocabolari controllati, 2010, ItalianeWbDesign.

Marco

Marco è un blogger che scrive di Web Design, in particolare di User Experience e accessibilità, Graphic Design, tutorial e tutto quello che riguarda il mondo del web e della carta stampata.

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