Creare DAVVERO un calendario editoriale per il tuo blog

Ho letto in giro un po’ di articoli prima di scrivere questo che stai leggendo ora, e non c’è n’è stato uno che fornisca informazioni utili su come creare sul serio un calendario editoriale per il proprio blog, solo ognuno che condivide il proprio calendario carino e caruccio, o quello e l’altro metodo per crearne uno, ma di informazioni pratiche zero.

Spazzatura.

Questi articoli sono tutti spazzatura, perché non dicono veramente come creare ed usare un calendario editoriale.
Non ti aspettare che anche questo articolo sia come quelli perché non lo è, non ci sarà nessun calendario da scaricare alla fine dell’articolo, ma se sei davvero interessato a capire come creare un calendario editoriale per il tuo sito che sia davvero efficace continua a leggere: sono sicuro che non te ne pentirai. Anche io uso un calendario editoriale, da agosto 2009, quindi probabilmente ho imparato qualcosa in questi anni; qualcosa che posso condividere con te.

Quanto scrivere

Credo che questa sia la prima cosa su cui devi davvero ragionare. Quanto scrivere? Quanto pubblicare? Io che sono da solo, sul mio blog dove ci scrivo solo io, mi trovo bene scrivendo e pubblicando 2 articoli la settimana, che escono il martedì e venerdì mattina alle 10.00. Ho scelto martedì e venerdì perché entrambi lasciano uno scarto quasi uguale di giorni tra di loro.

Certo, uno può anche scrivere di più, anche 6 articoli alla settimana. Anche 12 se ce la fai! Il problema principale è la qualità di questi articoli. Io, scrivendo relativamente poco, posso scrivere articoli tutti di una certa qualità, che danno davvero un qualcosa al mio lettore, non semplici articoli di boh, i 10 siti più belli della settimana, letti una volta, dimenticati per sempre.
Voglio che i miei articoli vengano ricordati e che siano davvero d’aiuto per chi mi legge, per questo mi prendo tutto il tempo che mi serve per scriverli e pubblicarli, così l’articolo può essere diciamo “digerito” anche dal lettore che ha un paio di giorni per leggerlo e passare oltre.

Articoli utili e lunghi contro spazzatura inutile, è questa la scelta che ho fatto. Non ho nulla contro chi pubblica articoli di un certo stampo, ma certo lasciano molto il tempo che trovano. Alla fine è una scelta editoriale e ognuno dà al proprio sito l’indirizzo che più ritiene giusto.

Non esiste nessuno strumento perfetto

Non ti serve uno strumento particolare per pianificare la scrittura, non hai bisogno di calendari fancy o cose strane.
Io uso un file di Pages dal 2009 e non mi sono mai lamentato. 
Gli strumenti, specie quelli a pagamento, servono solo a sfilarti dei soldi senza darti niente davvero di utile in cambio perché sfruttano solo la tua pigrizia.

Certo, se hai esigenze particolari non ho nulla contro nessuno strumento, a patto che non sia solo una cosa “caruccia” ma che sia davvero funzionale.

Per farti capire, il mio file è composto così:

Mese 2015 //
[v] Articolo 1
[v] Articolo 2
[v] Articolo 3
[x] Articolo 4

Dove la [v] sta per  articolo scritto e mandato in pubblicazione che non ha più bisogno di essere toccato, mentre la [x] è un articolo ancora in fase di scrittura/rifinitura.

Pianificazione versus Ispirazione? Perché non entrambi!

Ho letto su un blog in inglese, adesso non riesco a trovare il link, che un calendario editoriale sacrificherebbe l’ispirazione. E la prima cosa che ho pensato è stata: “Ma chi ha scritto questa cazzata?”.

È chiaramente una stupidaggine, e io ti posso testimoniare esattamente l’opposto. Io scrivo quando sono ispirato, non altrimenti, prima penso a cosa scrivere, poi immagino un po’ di righe da inserire nel testo e solo dopo qualche giorno inizio a scrivere.
Il processo di scrittura di un articolo è piuttosto lungo MA, grazie al mio calendario editoriale, se non scrivo per una o due settimane non succede assolutamente nulla perché ho comunque altri articoli pronti per essere pubblicati.

Oggi è il 30 gennaio 2015, e l’ultimo articolo che ho scritto sarà pubblicato il 7 aprile 2015.
Certo, se pubblicassi più articoli le scadenze sarebbero più strette, ma io mi trovo bene così, e anche le visite del mio sito ne stanno beneficiando.

Vediamo vantaggi e svantaggi di un calendario editoriale:

Vantaggi

  • Possibilità di scrivere articoli migliori.
  • Nessun danno se non hai ispirazione per un po’.
  • I lettori hanno sempre qualcosa da leggere.

Svantaggi

  • Possibile perdita di eventuali trend.

A questo unico svantaggio ho una soluzione molto semplice: basta prendere un articolo che dovrebbe essere pubblicato a breve e spostarlo con quello che riguarda il trend. Fatto.

I social media

I social media non vanno trascurati, e personalmente preferisco pianificare anche la pubblicazione su questi media, perché niente dovrebbe essere lasciato al caso.

Ogni qualvolta scrivi un articolo imposta la pubblicazione sui social network, anche se verrà pubblicato tra due mesi. Facebook permette di pianificare i post (molto comodo), Twitter no, ma c’è Twuffer che funziona discretamente. Niente dal fronte Google+ mi dispiace.

Io seguo il calendario di CoSchedule, mi ci trovo bene e ogni volta che scrivo un nuovo articolo programmo tutti i post sui social media.

Per riepilogare

Facciamo una bella lista:

  1. Decidere quanto scrivere e ogni quanti giorni pubblicare un articolo.
  2. Trovare l’ispirazione per i primi articoli, scriverli e inserirli in programmazione secondo i giorni prefissati.
  3. Condividere i suddetti post sui social network, uno alla volta.
  4. Continuare a scrivere e mettere in pubblicazione sempre seguendo la stessa scadenza (se tutti i martedì e venerdì, non pubblicare un articolo di giovedì solo perché lo vuoi pubblicare prima, cambia posizione con un altro articolo in tal caso).

Se ti manca l’ispirazione per un articolo, prova a leggere questo articolo a riguardo, che ho scritto nel caldo agosto 2009.

Io, seguendo questi facilissimi procedimenti sono di due mesi avanti con la scrittura rispetto alla pubblicazione, ed è una cosa davvero troppo troppo comoda.
Certo dipende da quanto scrivi: io scrivo relativamente poco, solo due articoli alla settimana, ma è una mia scelta. Meglio che non scrivere per nulla o pubblicare a casaccio.

Spero di essere stato utile, mi fa sempre piacere sentire la tua opinione se vuoi condividerla con me con un commento qui sotto.

Marco

Marco è un blogger che scrive di Web Design, in particolare di User Experience e accessibilità, Graphic Design, tutorial e tutto quello che riguarda il mondo del web e della carta stampata.

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3 Risposte

  1. bravo, hai dato consigli sensati e utili. il problema nel mio caso è che sono indietro e non ho tempo di scrivere. a volte scrivo di getto e pubblico subito, e di conseguenza non riesco a portarmi in vantaggio 😀 ahiahiai

    • Marco ha detto:

      In questo caso ti conviene stilare una lista di articoli, solo i titoli, tipo una decina, e poi scrivere e mandarli in pubblicazione un po’ alla volta. Io ho cominciato così perché altrimenti non riuscivo a prendere abbastanza “slancio” da permettermi di non scrivere niente per giorni e settimane intere.

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