Come ordinare traduzioni professionali e di alta qualità per il tuo sito

Siamo oramai tutti consapevoli del fatto che, quando si decide di realizzare un sito Web, è fondamentale avere ben presente il pubblico al quale ci si vuole rivolgere. In quest’ottica, è necessario decidere, possibilmente fin da subito, se ci si vuole aprire ad una readership di tenore internazionale – e, quindi, multilingue – o si preferisce circoscrivere la propria utenza ad un bacino nazionale, se non addirittura locale.

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In alcuni casi, la decisione è “automatica”, essendo già insita nella natura del sito in questione: difficilmente si potrebbe pensare di non localizzare un sito a contenuto turistico o una piattaforma di e-commerce rivolta ad un mercato transnazionale. In altri casi, invece, si tratta proprio di decidere che tipo di respiro si intenda dare alla propria attività e agire di conseguenza, consapevolmente: nel caso del già citato e-commerce, optare per una realizzazione monolingue significa rinunciare, di fatto, a quell’enorme fascia di potenziali clienti che, come noto, non sono disposti a concludere transazioni in lingue e valute straniere.

Localizzare bene o non localizzare affatto: non ci sono vie di mezzo

È evidente, dunque, che non si tratta di una decisione di poco conto. E non solo perché la localizzazione di un sito Web comporti una congrua dose di lavoro e un esborso che può rivelarsi anche rilevante, quanto, piuttosto, perché una volta che si è deciso di intraprendere la via del sito multilingue, la traduzione deve essere necessariamente realizzata a regola d’arte. Una traduzione approssimativa o innaturale, ancorché formalmente corretta, può, infatti, danneggiare seriamente l’autorevolezza e lo standing di un sito Web. Nell’era digitale – dove forma e contenuto sono legati in maniera indissolubile ed è impossibile interfacciarsi personalmente con il proprio interlocutore – ogni fattore formale della comunicazione finisce per giocare anche il ruolo di indicatore della qualità e dell’affidabilità della sostanza cui si riferisce.
Un contenuto sgrammaticato, scorretto, innaturale suscita immediatamente un moto di diffidenza, di fastidio, di distacco, andando a compromettere proprio quell’immagine di affidabilità che ogni sito Web – sia esso un blog amatoriale, una vetrina istituzionale o un negozio internazionale – dovrebbe mirare a costruire e rafforzare senza soluzione di continuità. Così, mentre da un lato la localizzazione di un sito contribuisce, di per sé stessa, ad aumentare l’autorevolezza di un sito, una localizzazione maldestra può comprometterne gravemente l’efficacia e il valore complessivo.

I traduttori automatici, il tuo peggior nemico

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Un testo può considerarsi ben localizzato – e quindi funzionale – nella misura in cui è pensato specificamente per un pubblico caratterizzato da tratti linguistici e culturali ben precisi.

Il modo apparentemente più semplice per tradurre un sito Web consiste nel ricorrere ai traduttori automatici. È disponibile, infatti, un’ampia varietà di moduli e di altri componenti da integrare nel proprio CMS per usufruire automaticamente dei servizi di motori di traduzione esterna, quali Google Translate o Bing Translator! Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica. Tutti questi meccanismi sono noti ai più soprattutto per l’ilarità che suscitano nel fruitore quando tentano di tradurre testi dotati di un minimo di complessità o di tenore idiomatico. Basta farsi un giro tra le inserzioni dei piccoli commercianti che vendono tramite il Marketplace di Amazon – valendosi dei traduttori automatici – per rivivere i fasti delle gag dell’avanspettacolo di cinquant’anni fa…
Il punto è che il traduttore automatico, così come ci viene proposto oggi, è un eccellente strumento di fruizione, ma è un pessimo tool di produzione. Detta in altre parole, si tratta un meccanismo molto utile per districarsi nella comprensione di un contenuto redatto in una lingua del tutto sconosciuta, ma è letteralmente inutilizzabile per produrre contenuti in quella stessa lingua. Il mio consiglio, in due parole è: lascia perdere.

La traduzione è un sofisticato processo creativo

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Quando si parla di contenuti scritti, la qualità è, contemporaneamente, funzionalità e sostanza.

Un testo può considerarsi ben localizzato – e quindi funzionale – nella misura in cui è pensato specificamente per un pubblico caratterizzato da tratti linguistici e culturali ben precisi. Per trasmettere un’informazione con la ragionevole speranza che venga decodificata correttamente non è sufficiente usare le parole giuste: è necessario immergersi nel contesto culturale del destinatario e usare le espressioni e i riferimenti che a quel contesto appartengono. Ogni altro modo di tradurre costituisce una scorciatoia, la cui innegabile comodità si paga – inevitabilmente – in termini di efficacia nel breve termine e, soprattutto, di autorevolezza nel lungo.
Con la funzionalità, però, non si esauriscono i requisiti di una traduzione efficace. Il titolare di un sito di e-commerce potrebbe accontentarsi, ma il redattore di un blog o di una rivista internazionale deve mirare ad una localizzazione che, insieme al contenuto, trasmetta anche il tono, il registro e la capacità di engagement che lo caratterizzava nella sua stesura originale. L’obbiettivo finale deve essere quello di una “traduzione trasparente”, ovvero di una traduzione che, agli occhi e alle orecchie del lettore, non suoni tale. Hai presente quelle metafore sul baseball e sul football americano che si ritrovano in certi articoli spacciati come di “fattura italiana”? Ecco… così non va bene.

Ordinare una traduzione

Tradurre in proprio un sito Web è possibile. A patto, naturalmente, che si tratti di poche pagine statiche, che non vi sia un database di mezzo e che il sito non sia soggetto a costanti e/o frequenti aggiornamenti dei contenuti. In caso contrario, c’è il serio rischio di imbarcarsi in un’impresa impossibile, i cui costi in termini di ore-uomo possono finire per superare di gran lunga i vantaggi della localizzazione. Con l’ulteriore spada di Damocle di un livello qualitativo che, molto probabilmente, andrà digradando nel tempo, nel tentativo (spesso inconscio) di tamponare la perdita di tempo.
In questi casi l’unica via possibile è quella di affidarsi ad un servizio di terzi, ovvero – nel senso più ampio e generico del termine – ad un’agenzia di traduzione. Naturalmente, c’è agenzia e agenzia. Quelle tradizionali non sono molto adatte alla localizzazione di un sito Web particolarmente dinamico. Generalmente offrono un servizio che va concordato in anticipo e tariffe che devono essere contrattate di volta in volta, prevedono ordini basati su lotti minimi, non consentono un contatto diretto e continuo con l’autore e, soprattutto, non sono quasi mai in grado di garantire una presa in carico e una consegna “espressa”, ovvero non offrono un’operatività “just in time”. A ciò si aggiungono spesso prezzi che è davvero difficile definire alla portata di tutte le tasche…
E tutto questo senza contare il fatto che il processo di localizzazione – è bene esserne consapevoli – non si conclude comunque con la ricezione dei materiali tradotti. A meno che non ci si voglia dedicare ad un’estenuante attività di copia-incolla all’interno del proprio CMS, è necessario poter anche disporre di strumenti per l’integrazione automatica dei contenuti sul proprio sito, in genere sotto forma di moduli e API. E questi sono tool che, di sicuro, un’agenzia tradizionale non è in grado di offrirti.

Traduzioni on line: la flessibilità di una soluzione Web based

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Una valida alternativa alle agenzie tradizionali, è costituita dalle piattaforme online basate sul principio del “crowdsourcing”. L’esempio più calzante è forse quello di TextMaster, una startup francese che ha sviluppato un sistema integrato on line per la fornitura espressa di traduzioni di qualità in tempo reale e a livello mondiale. Grazie al proprio grande bacino di collaboratori qualificati, TextMaster offre una piattaforma che coniuga la semplicità di una soluzione automatica con l’accuratezza, la precisione e il grado di personalizzazione che ci si può aspettare dal lavoro “manuale” di traduttori professionisti.
Lungi dal limitarsi a fungere da traduttore italiano francese, TextMaster è in grado di realizzare traduzioni in 20 lingue differenti, rendendole disponibili ovunque nel mondo e in qualunque momento della giornata, 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno.
La garanzia di qualità è frutto dell’estremo rigore con il quale la piattaforma seleziona i propri collaboratori, le cui competenze coprono oltre 100 settori merceologici differenti. Essendo ben consapevole di quanto differenti possano essere le esigenze dei diversi clienti, TextMaster consente al cliente di usufruire di un servizio su misura.
Ogni progetto di traduzione, infatti, può essere sviluppato secondo diversi livelli di servizio e le tariffe standard possono comunque anche essere concordate in modo flessibile, sulla base della quantità e della frequenza delle traduzioni. Non ci sono quantitativi d’ordine minimi o “pacchetti” obbligatori: come si suol dire, il menu è alla carta, e si ordina solo quel che serve e solo quando serve.

La forza dell’integrazione

Avendo stretto accordi con i principali attori del panorama dell’e-commerce (quali Magento e Prestashop) e con quelli della localizzazione integrata (come Transifex), TextMaster ha la capacità di “recapitare” le traduzioni su misura direttamente all’interno dei negozi di e-commerce, dei siti, dei blog e delle app dei propri clienti.
L’integrazione è talmente stretta, che l’ordine delle traduzioni può essere effettuato dal pannello di controllo o dalla dashbord della propria piattaforme di e-commerce. È disponibile persino un plug-in grazie al quale anche gli utenti di WordPress possono godere di un’integrazione diretta delle traduzioni ordinate all’interno del proprio blog.
Peraltro, il meccanismo di integrazione della gestione e della ricezione degli ordini di traduzione semplifica la vita in particolare a coloro che debbono incorporare i contenuti localizzati in ambiti complessi, soggetti a successive elaborazioni automatiche e caratterizzati, pertanto, da una rigida pre-formattazione. È il caso dei programmatori, che, tramite Transifex prima e TextMaster poi, possono costruire una “catena verticale” in grado di collocare i contenuti localizzati direttamente all’interno di codici e database, con la garanzia del rispetto di tag, segnaposto, marcatori e quant’altro sia necessario alla corretta messa in pagina sul sito o all’interno dell’applicazione di destinazione.

TextMaster ha la capacità di “recapitare” le traduzioni su misura direttamente all’interno dei negozi di e-commerce, dei siti, dei blog e delle app dei propri clienti.

Ma, TextMaster a parte, quale che sia la piattaforma di traduzione online che si decide di scegliere, è abbastanza evidente che, potendo usufruire di una tipologia di servizi di questo genere, la localizzazione di un sito diventa poco più che ordinaria routine.
Soprattutto ove si considerino anche i bassi costi che il crowdsourcing consente di spuntare. La comodità di poter ordinare una traduzione di qualsiasi entità, in qualunque momento della giornata, ovunque ci si trovi, per riceverla nel giro di poche ore con tanto di garanzia di qualità, permette di affrontare a cuor leggero anche la localizzazione di siti soggetti a continue variazioni dei contenuti. Perché, che si tratti di migliaia di schede prodotto o di qualche decina di post, a questo punto poco importa.

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