L’analisi euristica

L’analisi euristica1 fa parte di quei test preliminari da fare quando abbiamo di fronte un sito da verificare (per un redesign, una valutazione, una consulenza, ecc…).

Quest’analisi ci aiuta a capire quali sono le debolezze e i punti di forza di un sito, trovando quindi anche le cose da modificare. In sostanza ci aiuta a comprendere meglio il sito nel suo insieme, con le sue luci e le sue ombre.

Perché usare l’analisi euristica?

Perché ci permette di scoprire problemi subito in un sito, in maniera rapida e immediata, senza bisogno di utenti a fare test, in maniera anche meno costosa. Possiamo farla su un sito all’inizio della fase di redesign, ma anche testare un sito concorrente, per scoprire e capire come offrire una migliore esperienza utente sul sito che stiamo sviluppando.
In ogni caso, l’analisi euristica non è una scorciatoia, e non può essere usata al posto dei normali test con gli utenti per risparmiare due soldi, ma va considerata come un altro test aggiuntivo, utile per fissare dei punti da verificare, scoprire problemi e confermarne di altri.
Oltretutto alla fine di una analisi avrete sicuramente nuove idee per strutturare il sito ed elementi da usare nelle prossime fasi dello sviluppo.

Ovviamente non è possibile condurre un’analisi euristica da soli, quantomeno non è possibile che una sola persona analizzi un sito, e il motivo, l’avevo già spiegato, è il rischio di errore dovuto alla fallibilità umana, per questo un sito dovrebbe essere analizzato da almeno due persone e poi messi a confronto i risultati, per vedere dove concordano e discordano, eventualmente fare un’altro test, ecc..

Come condurre un’analisi euristica

Per prima cosa per poter condurre una di queste analisi dobbiamo avere chiari almeno gli obiettivi (almeno sappiamo quale è il motivo ultimo di tutte le funzioni del sito che ha/deve avere) e quantomeno u’infarinata delle capacità degli utenti, quindi non può essere usata come prima cosa durante lo sviluppo di un sito ma dobbiamo avere almeno questi dati. Noi possiamo testare tenendo conto delle nostre abilità, ma se poi non sappiamo quali sono quelle dei nostri utenti che lo facciamo a fare?
Poi dobbiamo scegliere le euristiche da usare, le più famose sono quelle di Jakob Nielsen, ma nessuno vi costringe a usare queste, potete anche usarne di inventate da voi 2, magari adattate al sito che state analizzando, che forse è anche meglio seppur più lento.
Una volta scelte le euristiche da usare, iniziamo a navigare il sito, cercando di scoprire tutti i punti dove i principi di queste regole sono violati.
Una volta analizzati (e segnati) i problemi, andiamo a produrre un resoconto del sito, con le indicazioni per dove modificare cosa, e con questo si conclude la nostra analisi euristica.

  1. Che cosa è l’euristica?
  2. Volendo poi c’è questa simpatica lista sempre di Nielsen con appena 2397 linee guida

Marco

Marco è un blogger che scrive di Web Design, in particolare di User Experience e accessibilità, Graphic Design, tutorial e tutto quello che riguarda il mondo del web e della carta stampata.

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