14 consigli per abbassare il bounce rate

Che cos’è il bounce rate (In italiano frequenza di rimbalzo), e perché ne sono tutti ossessionati?

La frequenza di rimbalzo è quel valore che definisce la presenza su un sito di un utente, se viene “rimbalzato” (quindi esce da quella stessa pagina) oppure rimane sul sito, e quindi vista altre pagine.

È facile capire quindi perché tutti sono ossessionati da questo valore, più il bounce rate è basso e più un utente rimane sul sito, aumentando le probabilità che clicchi sulle pubblicità o completi un acquisto su un sito di e-commerce.
Questo valore permette anche di capire se un sito ha qualcosa che non va, se ha un valore troppo alto probabilmente è stato progettato in modo non funzionale.

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A volte è facile capire perché un sito ha un valore di bounce rate molto alto alto, altre volte no. Spesso sono contenuti inaccurati, menu poco chiari, prodotti o articoli correlati inesistenti a far impennare il valore. Tutte cose che rendono difficile all’utente cambiare pagina sullo stesso sito. A volte potreste perfino star veicolando il traffico sbagliato al vostro sito, oppure un utente ha cliccato per sbaglio. Certo se state veicolando il traffico sbagliato chiedetevi il perché e dove avete sbagliato, perché c’è stato un intoppo da qualche parte.

Attenzione però: spesso un alto valore non corrispondere per forza ad una cosa negativa: ci sono siti, spesso quelli di articoli o tutorial che hanno un alto bounce rate ma anche un tempo di visita molto alto. In questo caso il sito esaurisce la sua funzione primaria e l’utente può passare oltre, perché ha visto quello che voleva vedere. Facciamo un esempio pratico: mia madre vuole cucinare una ricetta strana, va su google, cerca la ricetta, apre la pagina del sito e la richiude quando ha finito. Il tasso sarà molto alto ma la durata della visita media sono 5 minuti, quindi è più comprensibile.

Ecco una lista di cose che potrebbero aiutarvi ad abbassare il livello di bounce rate del vostro sito:

  • Usare nomi intuitivi per i menu di navigazione: se i menù hanno nomi assurdi come pensare che i vostri utenti ci clicchino sopra? Usare le convenzioni non è male.
  • Avere un server veloce: se il sito ci mette troppo a caricarsi l’utente sì scoccia e cerca altrove. Vi basta come risposta?
  • Niente pop-up: non ve la spiego neanche. Sono irritanti.
  • Design della pagina comprensibile: usare le convenzioni va bene, il logo in alto a sinistra, ecc.
  • Chiarire subito il contenuto della pagina: di cosa parla quella pagina? Boh, non l’ha capito nessuno.
  • Migliorare il contenuto della pagina: forse il contenuto della pagina non è abbastanza descrittivo, o non è utile.
  • Offrire contenuti aggiuntivi: articoli, prodotti correlati, contenuti che possono interessare chi sta vedendo la vostra pagina.
  • Mettere bene in vista la ricerca nel sito: se un utente non trova quello che cerca magari potrebbe usare il form e trovarlo.
  • Accorciare contenuti troppo lunghi: nessuno ha voglia di leggere papiri di testo. Anche se piacciono tanto ai motori di ricerca agli utenti non piacciono affatto. 500 parole bastano. Spezzare il testo con immagini aiuta ulteriormente.
  • Niente contenuti audio: se il sito ha un contenuto audio che parte in automatico e non può essere stoppato io chiudo la pagina, secco.
  • Versione Mobile: o responsive, come volete. Molti ormai navigano con il proprio iPhone e non è male avere una versione adatta del proprio sito.
  • Compatibilità del sito con i browser: se metà dei vostri utenti usa ancora ie6, mi dispiace, ma dovete fare in modo che il sito sia compatibile anche per loro, per non rendere la navigazione un inferno. Saranno ben pochi quelli che vi rimarranno fedeli nonostante tutto.
  • Troppo flash: un abuso di flash può farvi perdere utenti su utenti. Magari è troppo pesante e non sì carica, oppure è troppo fantasioso e non rispetta le convenzioni.
  • Personalizzare la visita: questo vi è capitato sicuramente anche a voi. Per cercare di abbassare il valore di bounce rate, qualche sito, spesso l’ho visto su wordpress (sì vede che c’è un plugin), mette prima dell’articolo una formula del tipo “sei arrivato qui cercando: bikers mice da Marte”. È un’idea anche questa.
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Marco

Marco è un blogger che scrive di Web Design, in particolare di User Experience e accessibilità, Graphic Design, tutorial e tutto quello che riguarda il mondo del web e della carta stampata.

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