Il mio cliente è il mio peggior nemico politico
A volte può capitare che chi ci commissiona un lavoro abbia un’etica, una fazione politica, un qualsiasi cosa, diverso dal nostro, che vada contro i nostri ideali.
Può quindi succedere che vi troviate nella condizione di dover creare dei volantini per sponsorizzare quello che voi credete essere un evento politico contrario alle vostre ideologie, la creazione di un sito di casinò o quant’altro voi ritenete sconveniente.
Accettare o meno?
Ed ecco che vi trovate nella situazione di dover scegliere se mantenere saldi i vostri principi e non accettare il lavoro, oppure chinare la testa e accettare il lavoro.
Esistono due tipologie di pensiero, vediamole in dettaglio:
- Accettare. Secondo questo pensiero l’accettazione del lavoro non svilisce la persona o l’agenzia che lo fa perchè sempre di lavoro si tratta.
- Non accettare. Questo pensiero crede che non accettare certi lavori possa contribuire a mantenere un’immagine “sana” di se, della propria azienda, senza doversi svilire a fare certi lavori.
Accettare, quasi sempre
Se questi potenziali clienti sono arrivati a voi, vuol dire che siete bravi (come si diceva su un post che non trovo più su psdrevolution), quindi non vi dovreste far problemi ad accettare quei lavori. Inoltre, anche se non è una cosa bella da dire, i soldi non hanno colore, e i soldi degli altri non hanno meno valore di quelli di un’altra persona.
Ovviamente andremo a rifiutare quei lavori che proprio non riusciremmo a fare per un motivo o un’altro.
Non accettare
Nonostante i soldi siano sempre soldi, accettare certi lavori non può far bene alla vostra persona, più che alla vostra carriera personale, nel caso lavoriate in proprio come freelancer. Lavorare su questi progetti non è facile, lo si fa controvoglia e probabilmente il livello del lavoro svolto non sarà il vostro solito, bensì inferiore, quindi oltre ad avere un potenziale cliente insoddisfatto, non avrete niente di meritevole d’esser mostrato nel vostro portfolio.
Personalmente ritengo che sia meglio accettare, anche se il lavoro può non piacere è sempre lavoro, e come tale va fatto nel migliore dei modi.
E voi, accettereste?
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Personalmente sì.
Un mio ex collega che lavorava come freelancer ad esempio ha fatto dei santini elettorali per un candidato sindaco di uno schieramento, nonostante votasse per l’altro.
Il lavoro è lavoro, assolutamente, non si ci può permettere di discriminare un cliente da un altro.
Anzi forse può risultare “divertente” il fatto di entrare in una logica che non è la tua e tirarne fuori qualcosa di convincente.
A tutto però c’è un limite.
Conosco pubblicitari che hanno fatto spot tim e lavazza che piuttosto di fare una campagna per mc donald’s hanno rifiutato.
Per rifiutare quindi credo che prima di tutto debba esserci un cliente che al di là dei propri gusti personali fa qualcosa di sbagliato, e inoltre bisogna essere nella posizione giusta per dire “no, grazie”.
Hai ragionissima, la penso proprio come te 🙂
assolutamente non accettare, l’etica personale e professionale prima di tutto, questo contribuisce a creare un’immagine solida e integra di se anche in ambito professionale. Non scendere a compromessi così bassi, sopratutto se in giro si sa cosa votate, eviterà un passaparola del tipo “quello per soldi farebbe tutto” che è difficile da togliersi di dosso.
Il passaparola negativo non vi mollerà mai, quello positivo invece passa in fretta, sopratutto se viene cancellato da cose del genere…