Chi dovrebbe scrivere sul blog aziendale?

Ho pensato a questa cosa in tempi recenti, quando ho iniziato a scrivere sul blog dell’azienda dove lavoro adesso. E mi sono domandato chi è che dovrebbe scrivere su un blog, non necessariamente di una webangecy, anzi, proprio di tutte i tipi di aziende meno quelle che lavorano sul web[[Il motivo è presto detto, le persone che lavorano sul web sanno in linea di massima come si scrive sul web, quindi questo articolo per loro è assolutamente inutile.]].

I blog sono uno strumento delicato da gestire, richiedono costanza, impegno, la conoscenza della materia da trattare e la padronanza delle regole di comportamento su internet. I blog sono un mezzo di comunicazione 1:1, mette le persone sullo stesso livello di chi scrive, non si tratta di parlare alla masse in maniera acritica ma è un confronto diretto con le altre persone.

I dipendenti?

Questa è la soluzione più scontata, anche se bisogna bilanciare bene i tempi di scrittura e quelli di lavoro.
Non sono però convinto della bontà della cosa, quantomeno non così, in maniera diretta, prendere un dipendente e metterlo davanti a un blog. Come può un dipendente impiegato in un settore a caso, prendiamo ad esempio la finanza, scrivere su un blog se non conosce le sue regole? Avrà pure dalla sua tutta la preparazione per gli argomenti, ma come li espone sul web? Non può certo usare lo stesso linguaggio col quale scrive le lettere formali. Questo può portare a far pensare ad un autore esterno.

Autore esterno?

Qui entra in gioco l’autori esterno, una sorta di ghost writer, che si conosce le regole di scrittura su internet, però ignora completamente gli argomenti da trattare.
Come fare allora? Gli si può affiancare uno dei dipendenti in modo da dargli un’infarinatura dell’argomento, e aiutarlo nella scrittura degli articoli.
Ma temo che non sia neanche questa la strada più corretta, infatti così si ottengono sicuramente i migliori risultati di forma e scrittura, ma come tematiche e argomenti avrebbe molte imprecisioni e sviste, oltre al fattore economico: si deve pagare una persona in più, e al contempo lavorare con una in meno (il dipendente che viene affiancato al blogger).

Dipendente

Torniamo alla prima soluzione, ovvero far scrivere un dipendente, questa è probabilmente la soluzione con meno problematiche, sarebbe perfetto se questa persona venga poi addestrata facendogli fare un breve corso di come si scrive sul web in maniera corretta ed efficace.
All’inizio non sarà perfetto ovviamente ma col tempo la qualità degli scritti migliorerà sempre di più.
Questo dipendente dovrà anche imparare a gestire i commenti e a rispondere alle domande che le persone potranno fare, è importante che quindi il dipendente sia una persona disponibile a rispondere e a trattare con loro, cosa che può tradursi anche in nuovi clienti.

Case study positivo: Vincenzo Venuto e La7

Vincenzo venuto

Vincenzo Venuto è un biologo, conduttore televisivo su La7 di Missione Natura (che vi consiglio caldamente), e soprattutto, blogger.
Ok forse blogger è una parola un po’ esagerata, però sentite qui: oltre a girare il mondo per girare documentari, scrive sul blog de La7 dedicato al suo programma e addirittura risponde alle domande che gli vengono poste.
Forse lo stile non sarà quello del blogger affermato, ma la comunicazione in questo caso è davvero vincente.

Case study negativo: Politicanti italiani

Quanti, tra i politici italiani in vista delle elezioni, aprono un blog? Quanti lo chiudono dopo essere eletti o peggio, lo abbandonano?
E quanti non rispondono ai commenti che vengono lasciati dalle persone (quando i commenti sono attivati)?
Ecco, non è così che si usa un blog. Molti di loro scrivono anche bene, ma ignorano le persone, considerando internet alla stregua della tv, dove uno evangelizza molti. Internet non funziona così, per loro sfortuna. Ed ecco che fioccano casi di denunce da parte dei politici a blog sgraditi e cancellazione dei commenti che non sono favorevoli.
Come già detto all’inzio dell’articolo internet è un mezzo diretto di comunicazione, e presuppone il confronto, le persone leggono e si confrontano, portano le loro esperienze, anche pareri negativi, altrimenti la tv o i comunicati stampa vanno bene lo stesso.

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Marco

Marco è un blogger che scrive di Web Design, in particolare di User Experience e accessibilità, Graphic Design, tutorial e tutto quello che riguarda il mondo del web e della carta stampata.

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